Contabilizzazione del calore e Ripartizione spese

Quali sono i vantaggi per l’utente?

Maggior comfort: orari di attivazione e temperature ambiente secondo singole necessità. Minore spesa: pagando prevalentemente a consumo, l’utente è sensibilizzato al mantenimento di temperature più consone alla normativa vigente, senza eccessivi surriscaldamenti, pertanto la quota in bolletta favorirà i consumatori più virtuosi.
Equilibratura dell’impianto: al raggiungimento della temperatura ambiente impostata, la valvola termostatica parzializza, fino alla chiusura, il flusso di fluido termovettore nell’elemento radiante; in questo modo le utenze favorite verranno gradualmente escluse (il ripartitore di calore inizierà a conteggiare più lentamente), deviando il fluido nelle zone sfavorite bilanciando in maniera automatica l’impianto. Questo, in generale, significa minor consumo globale e maggior comfort.
Censimento radiatori: qualunque modifica apportata nel tempo, negli interni, verrà rilevata e di conseguenza viene compreso un secondo lavoro, di costo non trascurabile se effettuato da un termotecnico esterno.

In cosa consiste?

Gli impianti di riscaldamento centralizzati, in particolare se di vecchia concezione e/o realizzazione, possono presentare squilibri notevoli fra le varie unità immobiliari servite, soprattutto in base al loro piano di ubicazione ed esposizione: da questo derivano situazioni di scarso comfort (disomogeneità termiche, quali ad esempio surriscaldamento dei piani inferiori contestualmente a temperature insufficienti a piani alti), un consumo globale dell’impianto eccessivo (spreco dell’energia termica, ad esempio ai piani bassi, derivante dall’apertura degli infissi per abbassare la temperatura ambiente) e costi individuali non coerenti.
In linea generica, inoltre, gli utenti finali sono sempre più motivati ad avere un impianto di riscaldamento il più possibile assimilabile ad uno termoautonomo, che garantisca un’ampia flessibilità di utilizzo e, soprattutto, una diminuzione dei costi, da attribuirsi “a consumo”.

Come può essere realizzato?

Negli impianti più diffusi nelle nostre abitazioni, costituiti da termosifoni come elementi radianti e con distribuzione verticale, a colonne montanti, si procede installando innanzi tutto valvole termostatiche su ogni corpo scaldante: in questo modo l’utente può impostare la temperatura ambiente voluta in ogni stanza servita; sarà la valvola, di tipo “a bassa inerzia” secondo norma EN 215, a modulare la sua apertura e chiusura in modo continuativo.
Oltre alla valvola termostatica di cui sopra, viene installato su ogni termosifone un ripartitore di calore: questo dispositivo elettronico, certificato secondo norma EN 834 e con durata pari a circa dieci anni, effettua in maniera continuativa il calcolo dell’energia termica assorbita dal singolo termosifone, in base alla temperatura ambiente, a quella del corpo scaldante ed alle sue caratteristiche intrinseche (tipologia costruttiva e misure geometriche), che saranno definite con un vero e proprio censimento in base alla norma UNI 10200.
Questa tipologia di installazione viene realizzata completamente priva di fili e/o modifiche edili e/o impiantistiche, determinando il minor impatto possibile per l’utente.

Come vengono effettuate la lettura e la ripartizione dei costi?

La lettura viene effettuata dall’esterno dei locali serviti, quindi senza alcun disturbo per l’utente, mediante comunicazione ad onde radio fra i singoli ripartitori ed il nostro notebook/palmare.
Il sistema di comunicazione dei ripartitori emette onde radio, di intensità infinitamente ridotta rispetto ad esempio ad un cellulare, soltanto quando interrogato dal nostro computer: l’impatto sulla salute è pertanto irrilevante.
Una volta acquisiti i consumi stagionali (ovviamente è possibile effettuare letture intermedie secondo le richieste dell’amministrazione), viene consegnata la tabella contente i consumi di ogni termosifone ed i subtotali relativi alle singole unità immobiliari.
Sarà compito dell’amministrazione redigere il riparto finale, ove risulterà una “quota fissa” calcolata secondo i relativi millesimi, che generalmente si attesta fra li 22% ed il 30%, e serve a coprire le spese generali di gestione e dispersione dell’impianto stesso, mentre la restante parte sarà addebitata a consumo secondo le letture dei ripartitori di calore.

Gestione del servizio

La nostra politica aziendale prevede accordi specifici e formativi con le principali aziende del settore, al fine di poter gestire in autonomia tutte le fasi di installazione e parametrizzazione dei ripartitori: ciò determina una maggiore flessibilità a completo vantaggio dell'utente finale. Anche il servizio di lettura viene gestito direttamente tramite nostri dispositivi e personale, permettendo un monitoraggio capillare dei sistemi installati ed interventi di riparametrizzazione, modifica e/o sostituzione in tempi ridottissimi, minimizzando al massimo i "buchi" di registrazione delle unità termiche.

Esistono altre tipologie di contabilizzatori di calore?

Certamente, e verranno valutate in base alla tipologia di impianto di distribuzione (ad esempio per impianti di tipo orizzontale). La soluzione più adeguata verrà proposta, impiegando sempre e comunque tecnologia certificata e di primaria marca.